Vita
Nacque a Cartagine (oggi Tunisi) nel 185 a. C. è uno schiavo affrancato per ingegno e per bellezza; intimo amico di Scipione Emiliano e Polibio.
Contesto
Ambiente scipionico.
Opere
6 palliate di cui una venne interrotta durante la rappresentazione perché gli spettatori l'abbandonarono: stava cominciando uno spettacolo di giocolieri e un altro di pugilato.
Nel Prologo illustra la sua poetica per difendersi dagli attacchi di tipo polemico (tipo “sei solo un prestanome”, “sei un copione”, “usi la contaminatio”, “non fai ridere”) in aperta polemica in quanto filoellenizzante.
Stile
Oggettivo e realistico (non fa più uso delle tecniche del metateatro); molto più recitato a scapito del recitato.
Insomma: non vuole solo divertire ma anche far riflettere su temi etici e sociali a sfondo ellenizzante.Predilige tematiche riguardanti la dignità umana, i valori dell'individuo, la solidarietà, l'educazione dei figli. Al centro delle sue commedie c'è l'uomo in un atmosfera intima e confidenziale. “HOMO SUM: HUMANI NIHIL A ME ALIENUM PUTO”. Linguaggio colto e raffinato per una elite aristocratica filoellenica.